PORTO DI TARANTO, 04 LUGLIO 2025 - È stato firmato, in data odierna, il decreto interministeriale che indica il porto di Taranto tra le aree ritenute prioritarie e strategiche, a livello nazionale, per ospitare i cantieri per la produzione, l'assemblaggio e il varo delle piattaforme galleggianti per l’eolico off-shore
Dopo la candidatura presentata lo scorso anno dal Porto di Taranto, unitamente allo scalo brindisino, si attendeva il via libera per dare avvio alle progettualità connesse alla riconversione delle attività industriali in ottica di sostenibilità. Nei mesi scorsi l’AdSP del Mar Ionio, si era portata avanti richiedendo ed ottenendo dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’approvazione dell’adeguamento tecnico funzionale del P.R.P., al fine di poter immediatamente accogliere la nuova filiera nelle aree portuali, rivedendo il proprio strumento urbanistico.
“Con la firma del decreto interministeriale che designa il Porto di Taranto come hub strategico per lo sviluppo dell’eolico offshore, si compie un passo storico verso un futuro sostenibile, innovativo e competitivo per la nostra comunità portuale e per l’intero Mezzogiorno” dichiara il Commissario straordinario dell’AdSP MI, Giovanni Gugliotti. “Il riconoscimento ottenuto dal porto di Taranto non è frutto del caso: è il risultato di un lavoro intenso, di programmazione lungimirante e di sinergie istituzionali che hanno coinvolto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero dell’Economia e delle Finanze e che l’AdSP MI ha saputo convogliare in un’intelligente azione amministrativa. Ed è proprio a tutta la struttura dell’AdSP che va oggi il mio ringraziamento più sincero”.
Prosegue Gugliotti: “questo decreto rappresenta un’occasione irripetibile per Taranto, perché consolida il ruolo dello scalo jonico come snodo industriale di riferimento nel Mediterraneo e catalizzatore di nuove filiere produttive legate alle energie rinnovabili. Non si tratta solo di un progetto infrastrutturale, ma di una vera e propria sfida di visione, capace di generare sviluppo economico, nuova occupazione qualificata e crescita sostenibile per il territorio.”
Il valore complessivo degli investimenti previsti dal decreto, ammonta a 78,3 milioni di euro, distribuiti su tre annualità a partire dal 2025. Taranto ha, quindi, la possibilità di creare ulteriori modelli industriali in sinergia con la grande siderurgia e potrà diventare, grazie anche al suo porto, un motore di riconversione economica, stimolando l’indotto locale, favorendo l’insediamento di nuove aziende e dando nuova dignità al lavoro.
“Con questo decreto, costruiamo insieme un futuro più giusto, verde e inclusivo, in cui il lavoro torna a essere motore di dignità e crescita per la nostra comunità, portuale e non” conclude Gugliotti.