Terminal contenitori
Le grandi potenzialità commerciali del Porto di Taranto si rivelano a partire dal giugno 2001 con l’apertura di un terminal contenitori tra i più moderni esistenti nel Mediterraneo, con una capacità di movimentazione di oltre 2 milioni di TEU all’anno.
Questo modernissimo terminal, situato sul Molo Polisettoriale, dispone di ampio spazio per servizi di supporto, ed è in concessione alla Taranto Container Terminal S.p.A., società del Gruppo Evergreen Marine Corporation di Taiwan, compagnia di navigazione tra i leader mondiali nel trasporto marittimo containerizzato.
La movimentazione di container ha avuto un trend in continuo aumento, passando dai circa 150.000 TEU del 2002 a quasi 900.000 registrati nel 2006.
Il Terminal di Taranto, con le sue linee di navigazione, costituisce il punto di snodo di un’arteria globale di collegamento con il Vicino/Medio/Estremo Oriente, le Americhe e l’Europa.
Sono attive al momento quattro linee oceaniche di navigazione e cinque linee di navigazione feeder che distribuiscono le merci in tutto il Mediterraneo fino al Mar Nero. Il transhipment rappresenta circa il 90% delle attività del terminal, mentre il restante 10%, tendenzialmente in crescita, è costituito dalle importazioni/esportazioni.
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Terminal siderurgico
Lo stabilimento siderurgico ILVA S.p.A., privatizzato nel 1994 ed acquisito dal Gruppo RIVA, ha rappresentato dall’inizio degli anni ‘60 il motore fondamentale dell’economia di Taranto.
Nonostante le ricorrenti crisi che negli anni ’80 hanno interessato il mercato dell’acciaio, lo stabilimento di Taranto è riuscito a mantenere una posizione di rilievo nel mercato mondiale. L’acciaieria è il principale cliente del porto di Taranto: l’ILVA ha in concessione quattro sporgenti (numero 2, 3, 4 e 5) e una calata (numero 3), per un totale di 4.589 m di banchine (con pescaggio massimo di 25 m) e 931.000 mq di aree operative. Vi si sbarcano materieprime come minerale di ferro e carbon fossile, mentre prodotti siderurgici semilavorati e finiti sono oggetto sia di imbarco che di sbarco.
La movimentazione complessiva dei traffici connessi allo stabilimento siderurgico è pari a una media annua di oltre 30 milioni di tonnellate tra materie prime e prodotti finiti.
La movimentazione annua di questi ultimi è di circa 10 milioni di tonnellate.
Attrezzature per la movimentazione
Fra le attrezzature meccaniche disponibili sono in esercizio:
- n 6 scaricatori a benna da 42 a 63 t di portata per sbarco materie prime;
- n 1 scaricatore continuo con capacità massima di 7.200 t/h per minerale e di 3.600 t/h per fossile;
- n 4 caricatori a benna da 30 t per sbarco ferroleghe-rottame;
- n 12 caricatori da 32 a 63 t per imbarco/sbarco prodotti;
- n 1 caricatore continuo da 1.100 t/h per imbarco loppa;
- n 4 nastri trasportatori di collegamento Porto - Parchi materie prime:
2 da 3.600 t/h per minerale (1.800 t/h per fossile)
1 da 7.200 t/h per minerale (3.600 t/h per fossile)
1 nastro loppa da 1.100 t/h.
Terminal petrolifero
ENI S.p.A. ha in concessione un pontile lungo 560 m, con un fronte d’accosto totale di 1.120 m, che viene utilizzato per lo sbarco/imbarco di petrolio greggio, prodotti petroliferi raffinati e derivati. Il trasbordo avviene mediante un sistema di condutture che collegano il pontile allo stabilimento petrolifero.
Nell’ambito del Mar Grande esiste anche un campo boe che accoglie navi cisterna fino a 300.000 T. S. L., che trasportano il petrolio destinato ad alimentare la raffineria: si tratta di un impianto speciale che consente il trasbordo del greggio dalle petroliere allo stabilimento attraverso condotte sottomarine.
La media annua della movimentazione degli impianti è pari a 5/5,5 milioni di tonnellate.
La raffineria ha in programma il ricevimento e la parziale raffinazione del greggio proveniente dalla Val d’Agri (Basilicata) in aggiunta agli attuali volumi di trattamento, che ha comportato la progettazione da parte della Società del potenziamento del pontile petrolifero sia per il greggio che per il prodotto finito.
Terminal cemento
Sono in concessione alla Cementir S.p.A. la Calata 4 (300 m di lunghezza con pescaggio di 12,5 m) e un tratto di 167 metri lineari del 4° Sporgente Levante: vi si svolgono operazioni di carico e scarico di cemento per un volume annuo di circa 400.000/500.000 tonnellate.
Il collegamento tra l’accosto portuale e l’impianto cementiero è assicurato da un ponte mobile – con una portata di 2.400 sacchi/ora o 400 t/ora di clinker – e da un nastro trasportatore.