Per rispondere alle sfide di settore e recuperare il gap di innovazione e sviluppo che può rappresentare un fattore determinante di contrazione nel processo di sviluppo dei traffici, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, ha inserito nella propria programmazione strategica (Azione nr. 1 del Piano Operativo Triennale 2017-2019) l’istituzione di un Futureport Innovation Hub presso il porto di Taranto, finalizzato alla realizzazione di un programma di accelerazione di start-up e alla creazione di un incubatore di idee innovative in ambito portuale.
Con tale iniziativa, l’AdSPMI ha inteso creare un centro di propulsione di innovazione e di attivazione di processi di start-up di nuove imprese e di scale-up di imprese innovative già esistenti, da promuovere (o potenziare) su un verticale specifico che faccia riferimento ai temi dell’innovazione (anche digitale), della circular e della blue economy, direttamente applicabili alle attività portuali, industriali e/o logistiche del territorio. Fondamentale è la specializzazione dell’Hub che provvede ad adottare un approccio “verticale” sull’economia legata al mare e costruire su questo una forte interconnessione con le eccellenze industriali operanti in porto e anche con il network di riferimento, a livello locale, mediterraneo e globale.
Nel corso del 2019, l’AdSPMI ha pertanto avviato una fase pilota dell’InnovationHub, volta principalmente a rianimare e riattivare il tessuto imprenditoriale facente parte dell’ecosistema portuale tarantino e metterlo in connessione con le start up emergenti del territorio (ma non solo). Nel corso dello stesso anno, inoltre, ha sottoscritto degli accordi di collaborazione con Intesa Sanpaolo e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che ha creato il Contamination Lab “Balab”.
Parallelamente, al fine di verificare la portata del progetto, l’AdSPMI ha ritenuto di avviare una fase pilota del FutureportInnovationHub in modo da verificare il grado di partecipazione non solo delle imprese dell’ecosistema portuale ma anche dell’interesse delle imprese emergenti rispetto ai temi della portualità, della logistica e dell’economia del mare. L’attività è stata realizzata in stretta collaborazione con PortXL, il primo acceleratore portuale e marittimo al mondo che opera in tre sedi operative: Rotterdam, Singapore e Anversa, con ulteriori sedi in fase di apertura (USA, Oman, Brasile ed Est Europa).
PORTXL è stato scelto dall'AdSPMI in quanto svolge un ruolo complesso ed integrato nella concreta creazione del business portuale e ciò gli conferisce il ruolo di B2B maritime accelerator – dunque non di un generico acceleratore di imprese – in quanto fortemente orientato al mercato e alla creazione di business tra imprese emergenti ed esistenti operanti nel settore ampio dell’economia del mare. Il percorso avviato a Taranto è stato delineato in sessioni focalizzate nel coinvolgimento attivo delle imprese dell’ecosistema portuale nelle fasi di incubazione delle start up coinvolte e nel coinvolgimento di tutti i partecipanti sul lavoro in team su use case specifici. In particolare, il percorso si è basato su una sessione di incontri, il primo dei quali “Search& Match Day” è stato dedicato esclusivamente alle aziende dell’ecosistema portuale tarantino con l’obiettivo di identificare, con modalità interattive, i punti di forza e debolezza, oltre che i fabbisogni di innovazione dell’apparato imprenditoriale.
La seconda sessione, “Innovationawareness” ha invece visto la partecipazione di nr. 11 start up del settore marittimo/portuale, selezionate in base a un avviso pubblico per la manifestazione di interesse esperito dall'AdSP e, in parte, giunte dal percorso di accelerazione di PortXL. All’interno della sessione, le imprese dell’ecosistema marittimo e le 11 start up sono state chiamate a condividere le reciproche opportunità di collaborazione, lavorando su specifici use case e verificando le opportunità di innovazione di ciascuna start up, oltre che il valore aggiunto in grado di apportare alle imprese. La terza sessione “Entrepreneur for a day” si è invece focalizzata sulla costruzione di use case comuni a start up e cluster portuale declinando le opportunità di sostentamento finanziario e organizzativo delle imprese innovative rispetto ai fabbisogni di innovazione espressi dalle imprese.
Parallelamente, PortXL e AdSPMI hanno lavorato su sessioni dedicate al “Co-development” con l’obiettivo di verificare le possibilità di applicazione delle buone pratiche nel porto di Taranto e di creazione di un programma di incubazione/accelerazione di lungo periodo.
A seguito del successo riscontrato dal percorso del Futureport Innovation Hub del Porto di Taranto, SMAU – la piattaforma indipendente e dinamica di riferimento per imprenditori, manager di aziende e di pubbliche amministrazioni per la crescita e la formazione su temi di innovazione, tecnologia, digital e internazionalizzazione – ha proposto l’inserimento del porto di Taranto tra le tappe dello SMAU Roadshow 2019, in collaborazione con la CCIAA di Taranto e con ITA (Italian Trade Agency). Con SMAU Taranto 2019, il 24 Settembre 2019, la città dei due mari è diventata la capitale italiana di ricerca, blue economy, circular economy e il salotto in cui raccontare storie di successo. La collaborazione anche con SMAU continua: dopo aver ricevuto il Premio Innovazione SMAU 2019 per il grado di innovatività del percorso pilota del Futureport Innovation Hub, il porto di Taranto ha altresì partecipato anche alla tappa di SMAU Milano 2019 in programma il 22-24 Ottobre 2019 per continuare a raccontare ed arricchire di contenuti sempre nuovi il percorso di innovazione che abbraccia tutti gli ambiti della portualità tarantina.